Secondo i dati di Assobio in collaborazione con Nielsen, a marzo, nel pieno della crisi del coronavirus, le vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione sono aumentate del 19,6%, nei discount del 23,7% e in piccoli supermercati di quartiere del 26,2%. Lifegate ha avuto l’opportunità di discuterne con Roberto Pinton, segretario di Assobio ed ecco cosa emerge:

I principali fattori

Uno dei principali fattori che spiegano questo aumento è ovviamente il fatto che i consumatori prestano maggiore attenzione alla propria salute e quindi, ai prodotti che consumano. C’è anche un profondo desiderio di tornare a un mondo incontaminato.

Un aumento del consumo biologico nonostante un prezzo più elevato e le difficoltà economiche legate al virus

Secondo Roberto Pinton, è importante sottolineare che il prezzo più elevato del biologico è giustificato, tra l’altro, dai costi di produzione. Inoltre, è vero che i consumatori fanno attenzione a quello che spendono ma anche al miglior rapporto qualità-prezzo.

Abitudini che potrebbero essere mantenute anche dopo l’emergenza

Dopo la crisi del 2008, tutti pensavano che il biologico fosse finito, ma al contrario, da allora abbiamo visto un forte aumento.

Dopo la crisi del coronavirus, alcuni consumatori riprenderanno le loro vecchie abitudini ma altri, favorevolmente sorpresi dai prodotti biologici, continueranno a consumarli.

Leggi l’articolo completo di Lifegate qui.

Fonti: LIFEGATE, “Il biologico cresce anche in tempo di Covid-19”, di Carlotta Garancini, https://www.lifegate.it/.